Senza parole

"Compri mobili. Dici a te stesso, questo è il divano della mia vita. Compri il divano, poi per un paio d’anni sei soddisfatto al pensiero che, dovesse andare tutto storto, almeno hai risolto il problema divano. Poi il giusto servizio di piatti. Poi il letto perfetto. Le tende. Il tappeto. Poi sei intrappolato nel tuo bel nido e le cose che una volta possedevi, ora possiedono te."

"In passato era sufficiente, quando tornavo a casa rabbioso e sapevo che la mia vita non stava dietro al mio piano quinquennale, mettermi a ripulire l’appartamento o lucidare la macchina. Un giorno sarei morto senza una cicatrice addosso e avrei lasciato un gran bell’appartamento e una gran bella macchina. Molto, molto belli, fino al formarsi di un nuovo velo di polvere o fino all’arrivo di un nuovo proprietario. Non c’è niente di statico. Persino la Gioconda se ne va a pezzi."

Prima il traguardo era la verifica di magazzino, poi il bilancio, alla fine gli studi di settore. Ogni giorno uno schemino da seguire per costringersi a non sgarrare. Alla fine, buoni risultati e tutto in regola, come preventivato. Oggi osservo il risultato di questo impegno e scopro che mi sento completamente, totalmente, indifferente a tutto. Al buon esito, al cattivo esito. Al sole, alla pioggia. Ai mobili, alla casa, ai complimenti per la cuoca e l’indifferenza per la donna. Indifferente anche all’indifferenza. Sono stanca. Di fare cose inutili che danno risultati effimeri, di muovermi per cose che non dureranno, per una vita che è un cioccolatino preconfezionato in un involucro di stagnola.

Stufa, stufa, stufa. Sono pure senza parole.

(tra virgolette Chuck Palahniuk in Fight Club)

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Un commento su “Senza parole

  1. anonimo il said:

    Però sei sempre più una piacevole sorpresa anche fight club, contraccambio il tuo post dicendoti che non è insano vivere con la propria mente

    saluti Hellsing

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